Informazioni sul metodo Idroterapia


Cosa si intende con ciò?

Il termine idroterapia (dal greco "hydro" = acqua) indica le varie tipologie di impiego della forza terapeutica dell'acqua per prevenire e curare numerosi disturbi e malattie.

L'utilizzo dell'acqua a scopi terapeutici vanta una lunga tradizione. Si ritiene che la pratica dei bagni d'acqua fredda, diffusa in Egitto, sia stata introdotta in Grecia da Pitagora (570 a.C.), mentre è noto l'impiego di sorgenti di acqua calda e bollente presso le terme romane. Dopo la caduta dell'Impero Romano la cultura delle terme perse tuttavia importanza e durante il Medioevo i piaceri del bagno vennero addirittura proibiti dalla Chiesa. Nel tardo Medioevo poi, l'acqua era ritenuta veicolo di trasmissione delle infezioni.
Nel XVIII secolo Siegmund Hahn (1664-1742) e suo figlio Johann Siegmund Hahn (1696-1773), detti “i medici rubinetto”, diedero vita alla moderna idroterapia. I loro metodi vennero ulteriormente sviluppati dal naturopata Vinzenz Priessnitz (1799-1851), a cui risalgono molte delle applicazioni odierne, tra cui i cataplasmi freddi completi o parziali. La loro opera fu portata avanti dal teologo Sebastian Kneipp (1821-1897).
I procedimenti ideati in quell'epoca oggi vengono impiegati nel trattamento di varie patologie, sia da massaggiatori medici e naturopati che nel campo della medicina tradizionale.

L'acqua ha la particolare capacità di trasmettere il freddo e il calore, esercitando al tempo stesso una pressione sul corpo, o su singole parti di esso, immersi nell’acqua. L’acqua fredda provoca il restringimento dei vasi sanguigni, mentre invece la reazione all'uscita dall'acqua è un allargamento dei vasi che porta a un aumento dell’irrorazione sanguigna. In questo modo l’irrorazione sanguigna nel suo complesso viene stimolata, favorendo così la circolazione. Inoltre il corretto impiego dell'acqua può stimolare il metabolismo e influenzare positivamente la respirazione, l'attività cardiaca, il tratto gastro-intestinale e il sistema nervoso. L'acqua viene utilizzata in tutti i suoi stati di aggregazione, ovvero in forma fluida, solida (ghiaccio) e gassosa (vapore).

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